I pericoli invisibili dell’aria compressa: le tipologie di incidenti e come prevenirli

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I fattori di rischio legati all’utilizzo dell’aria compressa negli ambienti industriali in cui è impiegata sono spesso sottovalutati. Dal momento che gli impianti pneumatici sembrano non costituire una minaccia concreta per la sicurezza dei lavoratori, troppo spesso si verificano incidenti, anche gravi, che potrebbero essere evitati.

L’adeguamento alle normative in vigore, dal riferimento principale del Testo Unico sulla Sicurezza (d. lgs. 81/2008) alle direttive specifiche che intervengono per fissare gli standard delle macchine in uso (direttiva 2006/42/CE e direttiva 2014/68/UE dedicata agli impianti ad aria compressa), è il primo passo per prevenire incidenti e danni alle persone.
A questo, però, si deve aggiungere l’adozione di misure preventive e di un’idonea formazione per tutelare la salute degli operatori.

Analizziamo in concreto quali sono le situazioni nelle quali i fattori di rischio dell’aria compressa causano incidenti e danni per le persone se non addirittura per gli impianti stessi.

Gli incidenti e i danni più frequenti con l’aria compressa

I pericoli legati all’impiego degli impianti pneumatici, per quanto riguarda sia le pistole di soffiaggio che i diversi componenti, vanno da lesioni causate direttamente agli operatori a effetti prodotti da incidenti successivi che sviluppano reazioni a catena.

Lesioni fisiche e rischi successivi

Quando il getto dell’aria compressa viene indirizzato sulla pelle non adeguatamente protetta, per esempio nel caso in cui si lavori sulla pulizia di piccoli pezzi tenuti in mano senza i guanti, il rischio è quello di causare lacerazione della cute a cui può seguire la penetrazione sottocutanea dell’aria.
Attraverso piccoli tagli o ferite, infatti, gli operatori possono incorrere anche in gravi conseguenze. Se infatti l’aria penetra all’interno dei vasi sanguigni, gli scenari peggiori possono arrivare a essere causa di embolie o infarti.

Pericoli da rimbalzo: i danni e le lesioni agli occhi

Una situazione altrettanto frequente e sottovalutata è quella in cui la forza del getto di aria compressa indirizzato sul piano di lavoro arriva a far rimbalzare polveri e frammenti di materiali e detriti.
Il risultato quando non sono adottate le protezioni adeguate, espone il viso e in particolare gli occhi e la vista a danni concreti che possono causare lesioni permanenti.

Rischi per l’udito

I sistemi pneumatici nel loro complesso sono sorgenti di rumore capaci di generare livelli particolarmente rischiosi per le persone. Non solo i compressori ma le stesse pistole di soffiaggio in tanti casi possono mettere in pericolo la salute degli operatori danneggiando l’udito, in casi particolarmente gravi si tratta di situazioni che lo compromettono in modo irreversibile.
Nella dotazione degli operatori non possono mancare i protettori auricolari, ma il controllo del rumore è possibile intervenendo direttamente sull’ugello della pistola di soffiaggio.

Incidenti causati da esplosioni

Con le esplosioni di singoli componenti come raccordi o tubi usurati oppure nel caso di interi serbatoi, la conseguenza immediata è che i detriti vengano proiettati ad alta velocità nelle zone immediatamente limitrofe all’incidente.
In queste situazioni, gli operatori sono esposti a un evento violento e imprevisto per cui i dispositivi di protezione individuale (DPI), anche se presenti, possono non essere sufficienti a salvaguardarne l’incolumità.

Inalazioni tossiche

Quando il malfunzionamento se non addirittura le esplosioni degli impianti citate si verificano in strutture o ambienti nei quali si lavorano o trattano agenti chimici, oltre ai detriti scagliati con violenza, il rischio più prossimo è quello di inalazione di polveri o gas tossici.
Questo tipo di circostanze è possibile non solo in settori come quello chimico e farmaceutico, ma anche all’interno dell’industria della filiera alimentare.

Le cause principali degli incidenti con l’aria compressa

Se fino a qui abbiamo descritto la tipologia degli incidenti che può verificarsi con pistole a soffiaggio, raccordi o tubazioni dell’aria compressa, vediamo quali sono le ragioni e le cause che li scatenano.

L’uso improprio degli strumenti

Va detto che il primo fattore di rischio è dovuto all’utilizzo dell’aria compressa non conforme, cioè non durante le normali attività di lavoro ma per le operazioni altre, per esempio di pulizia di indumenti e delle stesse parti del corpo.
Nonostante infatti gli impianti pneumatici siano progettati per essere impiegati in modo diverso, sono spesso preferiti all’utilizzo degli appositi aspiratori per la rimozione delle polveri e dei residui.

La conseguenza più evidente è quella di provocare lesioni cutanee o danni peggiori quando si verifica la penetrazione sottocutanea dell’aria, come abbiamo visto.
Le operazioni di pulizia, inoltre, spesso svolte al termine delle proprie mansioni, trovano gli operatori meno attenti e talvolta sprovvisti dei dispositivi di protezione necessari.

Una circostanza simile riguarda l’uso dell’aria compressa per la pulizia di fori ciechi o tavole scanalate, altra situazione nella quale è preferibile ricorrere ad altri strumenti per evitare rischi inutili per le persone.

L’uso improprio dell’aria compressa può riferirsi anche a specifiche tecniche disattese, come i valori della pressione di rete e l’energia residua. Per lo svolgimento delle attività è opportuno utilizzare la pressione minima necessaria e per la riduzione dell’energia residua, il tubo flessibile di collegamento deve essere il più corto possibile.

Attività di manutenzione insufficienti o del tutto assenti

Il regolare funzionamento degli impianti è tutelato quando si eseguono le operazioni di manutenzione previste nei tempi e nelle modalità indicate dai produttori e regolate dall’impianto normativo.
Questo non garantisce l’assenza di incidenti ma limita fortemente il verificarsi di casi imprevisti che potevano essere evitati.

Il rischio di non effettuare le attività di manutenzione espone a conseguenze che interessano la salute dei lavoratori, la continuità della produzione e le ripercussioni delle inadempienze normative a livello operativo, economico e legale.

Comportamenti rischiosi e mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale

In ciascun settore industriale, ogni operatore deve essere debitamente formato, perciò anche chi utilizza impianti ad aria compressa è opportuno che venga istruito adeguatamente sul funzionamento e sui rischi dei sistemi in uso.

Le indicazioni riguardanti i danni di un utilizzo improprio dell’aria compressa sono importanti tanto quanto quelle che riguardano il controllo dello stato delle macchine e dei componenti.
Ricordare la necessità dei guanti, degli occhiali, dei protettori auricolari e di tutti i DPI anche nelle operazioni apparentemente più sicure, riduce notevolmente gli incidenti.

L’adozione di strumenti e componenti di sicurezza, inoltre, aumenta la garanzia di sicurezza per le persone e, quando necessario, ricorrere a prodotti ad alta visibilità assicura una prevenzione del rischio maggiore.

Come prevenire gli incidenti: l’importanza della sicurezza

Assicurare la salute dei lavoratori che operano con impianti pneumatici richiede evidentemente l’allineamento con il quadro normativo di riferimento e l’adozione di misure che aiutano la prevenzione degli incidenti.

La prima riguarda l’utilizzo di strumenti di sicurezza, le pistole di soffiaggio, oltre a essere ottimizzate per l’applicazione prevista, come la forma appropriata degli ugelli, possono essere dotate di ugello di sicurezza, sistema bypass e altri accorgimenti che riducono i rischi.

Raccordi e innesti di sicurezza tutelano maggiormente gli operatori perché permettono di essere staccati dal tubo solo quando la pressione nel flessibile è scesa al di sotto di una certa soglia. Allo stesso modo, i cosiddetti raccordi a innesto rapido sono considerati di sicurezza perché, nel momento dello sganciamento del tubo, bloccano la pressione riducendola gradualmente.

In aggiunta alle attività di manutenzione, è fondamentale eseguire controlli periodici per comprovare lo stato di tutte le componenti dell’impianto: raccordi, tubi, pistole e ugelli. In questo modo si possono individuare preventivamente possibili malfunzionamenti che possono condurre a incidenti e, sostituendo le parti interessate, si evitano danni.

Per quanto riguarda la formazione del personale, è opportuno che vengano chiariti i rischi e si sottolinei l’importanza del corretto utilizzo dei DPI per prevenire incidenti troppo spesso evitabili.

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