Per garantire la sicurezza sul lavoro, qualunque sia il settore industriale, è imprescindibile adottare le misure previste dalla norma e attenersi a quanto indicato anche in materia di strumenti e impianti. Quelli ad aria compressa non fanno eccezione, vediamo più nel dettaglio quali sono le situazioni nelle quali la salute degli operatori è messa a rischio.
Le fonti di pericolo legate all’utilizzo di sistemi ad aria compressa riguardano principalmente due componenti: le lesioni e gli infortuni che si possono produrre in caso di incidenti, sviste o dall’esposizione prolungata e senza protezioni agli strumenti.
Tornando alle indicazioni legislative in vigore, esaminiamo quali sono le disposizioni che regolano l’utilizzo di questi impianti e come applicarle per tutelare la salute senza rischiare sanzioni e multe.
Quali sono le normative di riferimento
Il sistema di norme che controllano la sicurezza delle persone sul posto di lavoro si compone di decreti, direttive e linee guida costantemente in aggiornamento. Vediamo quali sono le principali.
Il decreto legislativo 81/2008 è il testo primario in Italia per disciplinare la sicurezza sul lavoro ma non è l’unico riferimento in materia.
La direttiva 2006/42/CE e i successivi aggiornamenti determinano specificamente le disposizioni che riguardano le macchine. In tema di attrezzature a pressione, poi, la direttiva 2014/68/UE armonizza le legislazioni degli Stati dell’Unione per quanto riguarda la messa a disposizione sul mercato di queste particolari attrezzature.
Nel panorama normativo italiano si possono poi inserire gli standard internazionali ed europei relativi specificamente alla sicurezza dei sistemi pneumatici.
Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro
Più conosciuto come Testo Unico sulla Sicurezza, il d. lgs. 81/2008 è, come accennato, il riferimento legislativo principale per quanto riguarda sicurezza e salute sul posto di lavoro. Recependo le direttive europee, questo decreto uniforma le disposizioni ma bisogna precisare che non raccoglie tutte le leggi che regolano la sicurezza sul lavoro.
Nel tempo questo documento di oltre 300 articoli e con più di 50 allegati è stato integrato, modificato e arricchito da decreti successivi per aumentare e rafforzare l’efficacia delle norme.
Il Testo Unico sulla Sicurezza trova applicazione in tutti i settori, qualunque sia la tipologia di rischio e si riferisce sia al privato che al pubblico e a tutti i lavoratori, siano subordinati o autonomi.
Direttiva macchine
La Direttiva macchine, il nome con il quale è conosciuta la direttiva 2006/42/CE, modificata da versioni successive di cui la più recente è quella del 26/07/2019, riporta appunto le indicazioni e le disposizioni europee per quanto riguarda le macchine.
Bisogna precisare che il Parlamento Europeo ha lavorato a un Regolamento macchine (Regolamento UE 2023/1230) che andrà ad abrogare la Direttiva quando entrerà in vigore il 20/01/2027.
Al momento, nei 29 articoli e 12 allegati che comprende, la direttiva 2006/42/CE definisce i requisiti ai quali le macchine devono rispondere a partire da progettazione, fabbricazione e funzionamento prima che queste vengano immesse sul mercato.
Non possedere i requisiti necessari significa quindi non poter accedere al mercato europeo e italiano. Le macchine idonee, invece, oltre alle informazioni e alle indicazioni di fabbricazione devono riportare la marcatura CE che ne comprova l’adeguatezza.
Nuova PED
Si definisce Nuova PED la direttiva 2014/68/UE emessa dal Parlamento e dal Consiglio Europeo per regolare nello specifico la progettazione, fabbricazione e valutazione di conformità specificamente delle attrezzature in pressione.
Le apparecchiature interessate dalla direttiva, siano tubazioni, valvole idrauliche o recipienti, sono quelle soggette a una pressione relativa maggiore di 0,5 bar. Per quanto riguarda il loro utilizzo e manutenzione, non essendoci indicazioni comunitarie si fa riferimento a regolamenti nazionali.
Gli standard ISO 4414, EN 983 e OSHA 1910.95
Lo standard ISO 4414 si riferisce all’alimentazione pneumatica e alle regole generali applicate ai sistemi. In particolare, al paragrafo 4.2 indica la necessità di effettuare una stima dei rischi (elencati nell’allegato B) che devono essere eliminati e dei dispositivi di sicurezza che invece devono essere introdotti per prevenirli.
La conformità a questo standard garantisce quindi la piena sicurezza per i sistemi di alimentazione pneumatica, includendo i possibili problemi causati da altre parti o componenti della macchina.
La norma europea EN 983 dedicata agli attacchi ad azione rapida di rilascio richiede che il loro utilizzo sia per l’operatore facile e intuitivo. Durante lo scollegamento, l’aria scaricata deve essere mantenuta sotto controllo e per questo determinate applicazioni devono prevedere l’impiego di dispositivi di scarico dell’aria o attacchi di sicurezza.
Un altro parametro di riferimento è quello richiesto dai requisiti OSHA 1910.95 che stabiliscono i limiti di esposizione al rumore nei luoghi di lavoro in Nord America e gli obblighi di controllo da parte dei datori di lavoro per prevenire la perdita dell’udito da parte degli operatori.
Come applicare le normative in azienda
Per le aziende la tutela della sicurezza e l’adeguamento alle disposizioni inizia dalla verifica della conformità delle attrezzature. Come richiesto dal Testo Unico sulla Sicurezza, il datore di lavoro deve infatti garantire che queste rispettino le normative in vigore.
Per quanto riguarda le attrezzature a pressione, la verifica della conformità deve essere periodica come richiesto dal decreto ministeriale 11/04/2011, in cui sono chiarite le modalità con le quali vanno effettuate.
La manutenzione preventiva delle attrezzature, inoltre, è un aspetto fondamentale per garantire il loro corretto funzionamento. Al di là delle verifiche di conformità, personale qualificato deve seguire le indicazioni del costruttore per eseguire le operazioni manutentive previste.
Più in generale, la progettazione e il mantenimento dei luoghi di lavoro deve rispondere al quadro normativo così da ridurre al minimo i rischi per i lavoratori. Ciò significa che anche l’installazione delle attrezzature e degli impianti deve essere conforme alle direttive comunitarie e nazionali.
Rischi di non conformità
Il mancato rispetto delle normative per gli impianti pneumatici comporta prima di tutto una maggiore esposizione al rischio per le persone sul posto di lavoro e determina conseguenze legali ed economiche per l’azienda inadempiente.
In concreto, la mancata esecuzione delle verifiche periodiche è causa diretta della messa fuori servizio delle attrezzature e comporta il pagamento di multe e sanzioni come disciplinato dall’impianto normativo. Inoltre, in caso di infortunio in queste circostanze, il datore di lavoro può essere perseguito penalmente.
La responsabilità primaria della sicurezza in azienda, infatti, è attribuita al datore di lavoro proprio dal Testo Unico sulla Sicurezza e nel caso in cui le ispezioni degli organi competenti riscontrassero irregolarità, al datore di lavoro può essere consegnato un verbale con la richiesta di adeguamento immediato, oltre alle multe e sanzioni già citate.
Importante ricordare anche che in caso di incidenti o infortuni, se l’azienda non risulta conforme, la copertura assicurativa può venire meno, esponendola a un ulteriore esborso economico.
Un altro scenario successivo al mancato rispetto delle normative riguarda la chiusura degli impianti con conseguenze e ripercussioni economiche e occupazionali.
Check list per la sicurezza e la conformità
Facendo riferimento ai requisiti e agli standard di settore, alle normative e alle liste di controllo elaborate anche da altri enti per la prevenzione degli incidenti sul lavoro in contesti in cui si adoperano impianti di generazione e distribuzione di aria compressa, Airex propone una check list per migliorare la sicurezza in conformità alle norme in vigore.
Gli elementi da monitorare si possono suddividere in quattro sezioni:
- compressori e recipienti a pressione;
- allacciamenti di aria compressa;
- pistole ad aria compressa;
- protezioni e formazione del personale.
Compressori e recipienti a pressione
Il controllo di queste specifiche attrezzature deve tenere conto di aspetti relativi all’installazione come:
- schermatura degli organi di trasmissione;
- facile accesso alle componenti;
- installazione in un locale separato o adozione di misure antirumore per evitare l’esposizione permanente al rumore.
Per i recipienti a pressione è importante verificare se è necessaria la notifica e per quelli che non la prevedono, organizzare interventi di manutenzione periodici.
Prese rapide di aria compressa
Per quanto riguarda le prese rapide è determinante l’adozione di misure di sicurezza che evitino possibili incidenti dovuti al colpo di frusta nelle operazioni di collegamento dei tubi flessibili così come l’utilizzo di prese rapide di sicurezza in casi di pressione della condotta superiori a 3,5 bar.
Pistole ad aria compressa
Sempre nel caso di pressione di lavoro oltre i 3,5 bar è importante utilizzare pistole di soffiaggio di sicurezza con ugelli multiforo in sostituzione a quelle con ugelli monoforo o ugelli venturi.
La pressione di rete va ridotta al livello necessario ed è importante verificare che in ogni postazione sia possibile evitare l’uso di aria compressa.
Protezioni e formazione del personale
In ultimo ma non certo meno importante è considerare la dotazione dei lavoratori, fornendo non solo a chi lavora con l’aria compressa ma anche a chi opera nelle immediate vicinanze occhiali di protezione, protettori auricolari e guanti di protezione quando si lavora con pezzi piccoli che vanno tenuti in mano.
Allo stesso modo è importante gestire la pulizia di indumenti e parti del corpo non con l’aria compressa ma con l’aspirapolvere.
In generale è fondamentale assicurare l’adeguata sorveglianza e provvedere regolarmente alla sensibilizzazione del personale sui potenziali rischi derivanti dall’uso improprio o non conforme degli impianti pneumatici e degli apparecchi ad aria compressa.
Airex mette a disposizione delle aziende i suoi consulenti per garantire l’adozione di prodotti conformi alle normative che facilitano i processi e le soluzioni riducendo i rischi sul lavoro.
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